sabato 26 aprile 2014

Tarocchi Truccati 1 (Il Tempo)

1 Il Tempo

Unghie, Molossi, Figli felici. L’edicola è luogo dello spirito. Luogo del non riserbo. Non luogo del verbo, del lobo e del nerbo. Unghie, Molossi, Figli felici. Ho fatto cinque ore di lezione stamattina. Meno i quarti d’ora dovuti. Tre ore di triangoli rettangoli – dimostrare che l’altezza relativa all’ipotenusa divide il triangolo in due triangoli ad esso simili. Adesso simili, prof? Sì bimbe, che forse smettiamo; smettiamo di sottoporre a sollecitazione soverchia le nostre oneste testoline di maestre, i nostri neuroni nuovi nuovi, le sinapsi elementari. – Perché non capiscono la matematica? Sono bravine. Sono molto care. Sono graziose. Ma non capiscono la matematica. Eppure in fondo le amo: sono labili, comiche, instabili, poco solide, non posate, mal radicate, sollecitate cedono, sollecitate, non stanno troppo, ma mi ci aggrappo. “Lei è delicata e preziosa” – io? Mi manca un dito –vedete? – e non è vero che ce li tagliava la maestra se contavamo colle mani, scherzavo, l’altro giorno. L’ho lasciato in una sega circolare. Che non è un incrocio tra una sega mentale e un circolo vizioso. È uno strumento per segare le legna. Le legna. Sì, segavo le legna, non con questo vestitino da donna, non con queste scarpe. Cogli scarponi rossi risuolati e le calzamaglie. Quando abitavo nella casa nel bosco, con mio marito, i miei libri, il mio orto e il campo delle patate. E poi con la gallina Brunilde, la gallina Drusilla e la gallina Gorilla. Amavo la gallina Gorilla. Amavo mio marito. Pensavo di amarlo, forse non come la gallina Gorilla, in un altro modo: colla testa, e col discorso, e con i miei neuroni tutti, e le sinapsi che mi son consumata ad amarlo col discorso, e non è servito a tenerlo. Un giorno mi ha detto: vado, devo andare. Dove? In Germania. È partito dopo due ore e un quarto, dopo diciassette anni. Con un’altra donna. Mah. Fino all’ultimo pensavo fossimo felici. A mezzogiorno mi ha detto che no, lui no, lui non era felice. Alle due e un quarto è andato in Germania. La gallina Gorilla era già morta, anche Drusilla, così son restata con Brunilde, che ci guardavamo e non capivamo. Lei perché è una gallina, io perché mio marito, che amavo, pensavo, più di ogni altra cosa al mondo, era appena scappato in Germania.