venerdì 6 ottobre 2017

Tarocchi Truccati 0 (Preambolo)

Il preambolo
C’è una storia costante, di uccelli canori strozzati per farli tacere. Non si può decifrare al momento, solo si capisce che dice qualcosa di importante, dal momento che qualcuno ha ipotizzato che la spiegazione della storia sarà la spiegazione del resto tutto.
È una storia terrificante, si poteva forse azzardare un inizio meno cruento, ma così è. Forse tutto ciò ha a che fare con Ignazio, anche se Ignazio invero era uno solo, anzi una sola, e non cantava. Più che altro si guardava i piedi, o zampe. Stava a guardarsi i piedi, o zampe, e basta. Poi è successo tutto e ora sono qui ad elencare dei sintomi che non so nemmeno sentire. Figuriamoci dirli, figuriamoci scriverli.
Mi domando talvolta perché il narratore si sta prendendo gioco di noi. Poteva farmi davvero rotolare dabbasso quella volta sul monte gelato. Perché non lo ha fatto? Per vedere cosa succedeva? Cosa succede? Ho l’impressione di essere un esperimento idiota di un dio burlone. Che il senso non ci sia, semplicemente. E gli uccelli canori strozzati siano una storia insulsa, come il resto.
Ho collezionato tutto quello che pareva dirmi qualcosa; sto a guardare l’acqua quando è ferma e ho cominciato a temerne la profondità, massime quella marina. Nuoto con le palme delle mani sulla sabbia. Mi mettevo nell’acqua quando fuori era troppo brutto, ma ora ho paura dell’acqua, più che del fuori dell’acqua. Allora ho cominciato a vivere nelle parole, e quando sono troppo brutte le cambio. Nel mio mondo può accadere qualsiasi cosa. Il narratore ha delle idee buone, all’inizio le gestiva anche, poi basta. Ma non ha il coraggio di ammetterlo.
Ha fatto morire il personaggio principale, una mattina di agosto in un magazzino insignificante di una periferia insignificante di un’insignificante cittadina di pianura quasi piatta. Così non gli ho potuto raccontare del dito, né del resto.
Questo è solo il preambolo.

lunedì 27 marzo 2017

Tarocchi Truccati 14 (Lo zaino pieno di incudini)

14. Lo zaino pieno di incudini (e sassi, e bulloni)
Stavo qui a diportarmi col mio zaino pieno di incudini (e sassi, e bulloni). Mi spasseggio spesso col mio zaino di incudini (e sassi, e bulloni); talvolta mi pare un buona idea, anche. Perché è pesante. Perché è fatica. Perché è inutile. Perché è inutilmente faticoso. Faticosamente pesante. Uno ha tutto il diritto di spasseggiarsi col suo zaino di incudini (e sassi, e bulloni), penso. Forse tuttavia non è opportuno che di ciò si lagni. Mi spasseggio spesso col mio zaino di incudini (e sassi, e bulloni) e nel mentre mi lagno. Mi domando perché sia tutto così difficile. Forse per via delle incudini (e sassi, e bulloni). Già, forse.

mercoledì 22 marzo 2017

venerdì 17 marzo 2017

Ecco la locandina (con il solito errore da correttore automatico che, intendendomi per forma verbale, mi emenda in Uguaglia). Il resto delle indicazioni è veritiero.

venerdì 10 marzo 2017

Incroci Obbligati

Prossima presentazione degli incroci il 29 marzo a Bologna al Centro Sociale Ricreativo Culturale "G. Costa" (http://www.costarena.it/costarena/). Con cena. A breve ulteriori informazioni, e una locandina.

mercoledì 8 marzo 2017

Tarocchi Truccati 11 (Le Rotelle della bici)

11. Le rotelle della bici
È andata così, come a uno che un giorno gli hanno tolto le rotelle della bici, o ruotine, che lui non lo voleva, però, e cercava di fare del pedale rotella, e della moltiplicona, del cestino, del manubrio… sicché la bici non va. E neppure sta. Sta storta. E si ribalta.