venerdì 8 novembre 2013

Desocupado lector,
un nuovo racconto o un nuovo indovinello?
(ma qualcuno risponda, cospettone!)

28 commenti:

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    1. Posso sapere se questo commentatore anonimo è il mio stimatissimo fratello, o altri?

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  2. Nel senso che non era il fratello. Ora invece sì.

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  3. La domanda è sempre valida? Se sì, un nuovo racconto.

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  4. Ops, ne stavo scrivendo uno, anzi più d'uno, poi sono successe un po' di cose (belle, molto belle) e insomma ho smesso, ma questa volta solo per mancanza di tempo.
    Come effetto collaterale, devo traslocare (trasloco n. 11), soprattutto devo traslocare i libri, e prima cercare casa.
    Anzi, c'è qualche lettore Livornese disposto a darmi indicazioni? Prima finisco, prima ricomincio a scrivere… (forse).

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  5. 11 traslochi?! L'accadimento di cose molto belle che occupano tempo è decisamente un motivo più che valido per interrompere la scrittura dei racconti. Sono davvero felice per lei. Allora, cosa posso dire? Arrivederci, al prossimo racconto (se ci sarà), buon trasloco? In ogni caso, senza sbagliare, posso ringraziare per gli strani ma stupendi racconti pubblicati...e anche per gli indovinelli: grazie!

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  6. Uffa, avevo scritto una risposta e si è cancellata. Ora provo a riscriverla. Diceva più o meno che le cose belle di fatto non sono ancora accadute. Potrebbero; diciamo che ce ne sono le premesse. Anche il trasloco, quindi, potrebbe essere, ma anche potrebbe no. Anzi, facciamo che se non le reca troppo impedimento nello svolgimento delle sue mansioni, le chiedo di incrociare le dita. Poi la avviso quando può scioglierle. E magari così le dico anche perché le teneva incrociate (c'entra Aristotele, come al solito in quasi tutte le mie faccende…).
    Quanto ai racconti, devo tuttavia continuare a scrivere, quindi se lei non vede roba per troppo tempo non si periti a sollecitare. Che anzi la ringrazierei di ciò. E in generale la ringrazio della presenza costante (se posso ringraziare anche io): quando magari non si è troppo ben disposti, o riesce faticoso, o boh, è molto più facile mettersi a scrivere lo stesso sapendo che lo si fa anche per qualcun altro. Questo è quanto. A prestissimo, dunque.

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  7. In senso figurato, le dita sono ben incrociate!

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  8. Stanno funzionando le dita?

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  9. Sì, direi ci siamo quasi. Direi tempo qualche giorno, poi le faccio un rapido riassunto.

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  10. Lunedì. Al più lunedì e saprò per certo cosa sarà di me. Cioè, cosa sarà di me nel futuro più immediato: oltre resta tutto un nebbione… (il che in effetti è anche divertente, se non altro uno non si annoja)

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  11. Ecco. Può sciogliere le dita. Sebbene per un tempo limitato (un anno, forse due) possederò una collocazione ufficiale. E verrò pagata (incredibile) per quello che faccio, cioè roba che ha a che fare con Aristotile. E avrò una nuova casina bellissima (in affitto), vicino vicino al mare. A Livorno la casina, a Pisa il resto. Giorni stimati per il trasloco (cioè per l'ennesima dislocazione della massa di libri, che come ben sa pesano più del mercurio) 10-11 ottobre. Ora li sto cominciando a stipare negli scatoli, recuperati dentro ma massime fuori dai negozi, la notte. Se serve, sappia che sono ottimi gli scatoli della Lego, di dimensioni oltremodo variate, pregevolissima fattura ed estrema solidità (questa per ora solo indotta). Anche la grafica è discreta (molto meglio ad esempio di quelle del Pan Bauletto (?) o del Fiori d'Acqua (?), che a parte farmi apprendere contro la mia volontà l'esistenza di questi interessanti prodotti da forno che mai mi pregerò di acquistare, già solo per il nome (ma com'è che a uno gli vengono in mente nomi simili?), sono pure poco eleganti nella grafica. E almeno così a naso assai meno resistenti al carico librario). Prima o poi ricomincerò a scrivere.

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  12. Allora posso ufficialmente augurarle buon trasloco e, cosa più importante, buon lavoro. Riguardo al suggerimento degli scatoloni della Lego, ne terrò certamente conto quando arriverà il momento di traslocare...non penso siano molto semplici da trovare ma, insomma, questo è solo un piccolo dettaglio. Ammetto di aver cercato "Fiori d'Acqua" su Google prima di finire la frase: non avevo idea di cosa fossero ed il nome decisamente non aiuta a capirlo. Un nome del genere lo assocerei piuttosto a un detersivo oppure a un profumo ma visto che si tratta di prodotti da forno, con glutine, non è strano che io fossi all'oscuro della loro esistenza. Ad ogni modo, spero che gli scatoloni, di qualsiasi tipo, resistano. Sta già scrivendo: ha un modo particolarissimo ed unico di comunicare qualsiasi cosa, almeno secondo me, questo è scrivere. Saluti dal Friuli.

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  13. Risposte
    1. Nooooo, avevo scritto una risposta lunghissima, se l'è mangiata. Ora riscrivo, mi dia cinque minuti

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  14. Sì, allora, dunque, è finitito. Nell'ordine: un amico ha guidato il camion di un altro amico, assente. Il camion ha le sponde basse, ma viene finto un camion alto con l'ausilio di alcuni pannelli, nonché di un secondo amico, fratello del primo. E viene anche telonato (molto artigianalmente ma molto accuratamente). Le operazioni di carico occupano venerdì sera/notte e sabato mattina. Si viaggia con una certa tranquillità e si giunge a Livorno poco dopo le 18. Operazioni di carico sull'elevatore telescopico affittato all'uopo (con guidatore e aiutante forzuto), scarico al piano terzo su terrazza altrui ma con gentile permesso di transito e trasporto in casa. Le operazioni si svolgono quasi interamente senza avvenimenti degni di nota (continua)

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  15. Temporali tuttintorno alle operazioni. Però prima non piove. Poi comincia a piovere. Poi a piovere forte. Poi fortissimo, con saettoni piuttosto notevoli sul mare. Ci si domanda,noi tre che stiamo in cima alla scala telescopica di ferro, che presumibilmente va caricandosi (elettostaticamente) da qualche ora, se sia il caso di continuare. Mentre lo domandiamo urlando ai tre di sotto un saettone grande grandissimo si scarica a qualche centinajo di metri. Con rumore di bombarda forte. Fuga a razzo e decisione di abbassare la scala e finire a mano, a staffetta, uno per rampa di scale. Bello bellissimo.

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  16. Sempre nella pioggia ora battente, a vento. Si finisce verso le 21:30 e si decide di fare una doccia, per esempio. Senonché all'apertura del rubinetto del gas esso gas esce dalla presa di corrente accanto alla caldaia. L'elettricista che ha messo a norma l'impianto deve aver forato il tubo. Ha forato il tubo. No Gas. No doccia (calda). Ci si lava approssimativamente e si lascia tutto così, nel pantano generato in casa e si va a mangiare il cacciucco (ottimo) e a bere di molte birre, e vino di un certo pregio (e grado alcolico). Ora sono appena andati via gli omini del gas: hanno fatto un rattoppo (i buchi erano due, un genio, l'elettricista) e tronano però a far meglio. Quando? (continua)

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  17. Nel mentre stamattina stamattina è venuto il tecnico Wind e mi ha attivato telefono e adsl. Nella confusione non gli chiedo il numero che mi ha messo, di telefono, ma non importa. Senonché un'ora fa mi arriva una telefonata. Uno che chiede chi sono, dal telefono senza numero. Dico che sono io e però come fa ad avere quel numero, che io non so. Lui dice che infatti è il suo numero. Era. Abbiamo capito che mi hanno traslocato il suo telefono. Ops. Lui infatti non riesce più ad andare in rete (la quale, appunto, ci vado io). Ops. Questo per ora è quanto. Se accade qualcosaltro le scrivo. Sennò vado avanti a svuotare gli scatoli, e montare le librerie, onde liberare i libri. Mah...

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  18. Insomma, un trasloco decisamente non comune. La descrizione della metamorfosi del camion è geniale! Una cosa però mi sfugge: in Basso Ostinato non beveva, le ha fatto cambiare idea la storia dei tartarugoni (ovviamente scherzo)?

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