Parendole esser (certissimamente) certo di non poter punto scrivere
So che dovrei scrivere qualcosa, ma non succede nulla. Cioè succedere succede, fuori dal foglio, poi se mi metto a scrivere non succede più nulla. Mah.
Già. No. Non era un incipit. Era un cominciamento e però anche subito una conclusione. Volendo è vero si potrebbe stabilire che invece era un incipit, e però allora bisognerebbe sapere come (dove?) continua. Che appunto il problema era proprio che non continuava, da nessuna parte perciò. Potremmo fare che lei decide dove continua, cioè insomma mi dice di cosa devo scrivere e io lo faccio. Però lo gnomone no, ché trattasi di argomento indigesto molto. Era bello il suono e perciò, immagino, lo scrissi tempo fa: per il puro gusto di scriverlo. Come palmizio. O Bisanzio. O asfalto
Se è certissimamente certa di non poter punto scrivere, allora non dovrebbe sentirsi obbligata a farlo. Lasciar decidere l’argomento ad un anonimo lettore è cosa rischiosa: potrebbe proporre qualsiasi argomento, anche strampalato, come i ripple marks, la circuitazione, l’Iditarod, il busillis, il primo giorno di scuola, Catullo o l’elenco di ciò che Astolfo trovò sulla luna.
Magari, però, non è certissimamente certa ma solo certamente o, ancora meglio, non ne è certa. Insomma, spero ancora di leggere un nuovo racconto o un indovinello. Prima o poi e senza fretta. Si tratta di una speranza fondata, conferma?
Certissimamente. Certissimamente confermo, o anche solo certamente. Insomma l'altrjeri scrissi a lungo. Anche un altro poco ieri. Oggi per ora no. Ma prima o poi sì: le devo il racconto che ha chiesto, no? Mi ci sto divertendo molto, solo mi deve dare tempo (più che altro per conciliare i molti personaggi che vuole che ci metta...).
Si tratta dell'incipit dello Gnomone (che forse sarebbe diventato un Tarocco) nominato tempo fa?
RispondiEliminaGià. No. Non era un incipit. Era un cominciamento e però anche subito una conclusione. Volendo è vero si potrebbe stabilire che invece era un incipit, e però allora bisognerebbe sapere come (dove?) continua. Che appunto il problema era proprio che non continuava, da nessuna parte perciò. Potremmo fare che lei decide dove continua, cioè insomma mi dice di cosa devo scrivere e io lo faccio. Però lo gnomone no, ché trattasi di argomento indigesto molto. Era bello il suono e perciò, immagino, lo scrissi tempo fa: per il puro gusto di scriverlo. Come palmizio. O Bisanzio. O asfalto
RispondiEliminaSe è certissimamente certa di non poter punto scrivere, allora non dovrebbe sentirsi obbligata a farlo. Lasciar decidere l’argomento ad un anonimo lettore è cosa rischiosa: potrebbe proporre qualsiasi argomento, anche strampalato, come i ripple marks, la circuitazione, l’Iditarod, il busillis, il primo giorno di scuola, Catullo o l’elenco di ciò che Astolfo trovò sulla luna.
RispondiEliminaMagari, però, non è certissimamente certa ma solo certamente o, ancora meglio, non ne è certa. Insomma, spero ancora di leggere un nuovo racconto o un indovinello. Prima o poi e senza fretta. Si tratta di una speranza fondata, conferma?
RispondiEliminaCertissimamente. Certissimamente confermo, o anche solo certamente. Insomma l'altrjeri scrissi a lungo. Anche un altro poco ieri. Oggi per ora no. Ma prima o poi sì: le devo il racconto che ha chiesto, no? Mi ci sto divertendo molto, solo mi deve dare tempo (più che altro per conciliare i molti personaggi che vuole che ci metta...).
RispondiEliminaSul serio?!? Davvero è possibile conciliare il tutto? E io che pensavo di aver proposto cose assurde...grazie!
RispondiEliminaRegalo di buon anno (manca la circuitazione, ma possiamo aggiungerla, solo bisogna decidere a che punto, e non è facile…)
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