lunedì 5 ottobre 2020

Daccapo



Sono tornata.
A scrivere qui, ma più in generale (finalmente) a scrivere.
Dopo quasi due anni posso affermare che sì, scappare ha funzionato, per quanto non sia stata una decisione facile (e anzi ringrazio qui mia mamma, e cioè la persona che di tale decisione – e dell'indecisione ed incertezza che essa reca seco, per me – ha più sofferto, ma anche la persona che in questo assurdo progetto più mi ha aiutata, e mi aiuta, e mi sta vicino nei momenti di sconforto (eh, ci sono anche quelli... sebbene rari...)).
Gli scritti che verranno sono dunque prima di tutto dedicati a lei. Poi a me, che ne avevo bisogno. Poi a chi capita su questo blog (chissà che qualcuno dei miei vecchi lettori abbia resistito, chissà...).
Dunque due parole sugli scritti.
Avevo quasi pensato di aprire un blog nuovo, per ricominciar davvero daccapo, ma poi sono troppo pigra, quindi ho deciso di restare qui, dove ho già le mie vecchie cose, e provare a riorganizzarle.
I Tarocchi Truccati sono rimasti lì dove erano, nell'ordine in cui li avevo inseriti negli anni scorsi: nel mentre il mio amico Stefano è andato avanti nell'illustrarli (anche se illustrare è veramente riduttivo: ha dipinto delle enormi tele, che prima o poi riusciremo a collocare da qualche parte... e poi troveremo anche un editore, per mettere il tutto su carta, più maneggevole delle tele...)
Poi sono tornati gli Incroci Obbligati, pubblicati nel 2016 da Castelvecchi ma ormai fuori catalogo (ne ho qualche copia, se qualcuno la vuole...).
E poi ho cominciato una nuova raccolta, che si intitolerà All'incirca amore. Tre dei racconti sono vecchi, o quasi vecchi, e li avevo già messi qui, sebbene dispersi in sezioni diverse. Uno però – Amiran del mare – è nuovo, ed è il motivo per cui, finalmente, sono tornata.


 

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